La decima edizione di Triennale Design Museum è dedicata al design per l’infanzia, questo il concept:

“Una nuova storia del design italiano dedicata al mondo dell’infanzia e ai bambini, al design e all’architettura che hanno lavorato per loro, ai giochi e alle immagini che li hanno divertiti e raccontati, agli spazi in cui si sono mossi, agli oggetti che hanno manipolato.”

L’allestimento della mostra è curato dal designer Stefano Giovannoni, mentre la selezione e la curatela della sezione “Segni” è affidata a Pietro Corraini.

Sono stata selezionata con i libri: Du matin au soir, Hèlium Editions, Francia 2016, e Zoo di MeMo, Francia 2010; gli adesivi Kids & Cooks, Spagna 2013 e gli zainetti Grandi Lavori, Italia 2012.

Tutto queste mi rende incredibilmente felice e orgogliosa di fare parte di questa mostra che ospita opere incredibili e amatissime di artisti e designer che considero “i maestri” (Iela Mari, Bruno Munari, Bruno Bozzetto, Stefano Giovannoni, Antonio Rubino, i libri Corraini, i mobili di Freak Andò che andavo a vedere a Bologna) per non parlare di tutto ciò che ha reso mitico il mondo e la cultura dell’infanzia in Italia: come Loris Malaguzzi, Maria Montessori, Don Milani e Mario Lodi. Infine ci sono i cartoni animati scelti da Maurizio Nichetti (è stato negli anni ’90 guardando Fantasy Party alla tv, su Ra, 3 che ho deciso di studiare cinema d’animazione).

Tutte queste meraviglie e moltissimo altro sono in mostra (che ha ovviamente un allestimento mozzafiato, un vero e proprio percorso nel paese delle meraviglie con tanto di balena/cinema, passerella naso di Quadratino/Pinocchio e la stanza finale dei Lego) e nel catalogo Electa, Giro Giro Tondo, il cui progetto grafico è niente meno che dello studio Camuffo!

Sono infinitamente grata e onoratissima (e incredula) di fare parte della mostra, che durerà tutto il 2017 fino a febbraio 2018.

Qui trovate tutte le info. E uan galleria di immagini che ho scatto durante l’inaugurazione, il 31 Marzo 2017.